Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37596 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37596PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. non si configura per la mera adesione ideale all'organizzazione criminale, ma richiede un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e funzionale, in esecuzione del quale il concorrente si mette a disposizione dell'associazione per il perseguimento dei comuni fini illeciti. Pertanto, la condotta partecipativa si sostanzia in un contributo dinamico e strumentale al rafforzamento o alla conservazione della capacità operativa del gruppo mafioso, desumibile da indicatori fattuali che dimostrino il coinvolgimento concreto dell'imputato nelle attività illecite del sodalizio. In tale prospettiva, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, se assistite da elementi di riscontro esterni, possono costituire fonte diretta di prova, così come le intercettazioni telefoniche ed ambientali, a condizione che siano gravi, precise e concordanti, senza necessità di ulteriori conferme. Inoltre, l'omessa trasmissione dei file audio delle intercettazioni non determina la nullità o inutilizzabilità degli atti, essendo sufficiente la messa a disposizione della difesa di una documentazione anche sommaria che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni, fermo restando l'obbligo del giudice di fornire congrua motivazione in ordine alle eventuali difformità specificamente indicate dalla parte tra i testi delle conversazioni richiamati negli atti e quelli risultanti dall'ascolto privato dei relativi file audio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/01/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENU…

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