Il provvedimento amministrativo di sospensione e chiusura di un'attività sanitaria per mancanza del titolo autorizzativo all'esercizio è legittimo, in quanto l'attività sanitaria può essere esercitata solo previo rilascio dell'autorizzazione ai sensi della normativa regionale di settore. L'amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo, è tenuta a intervenire prontamente per far cessare l'attività abusiva, al fine di tutelare la salute pubblica. La rinuncia al ricorso da parte del soggetto interessato, che ha determinato l'estinzione del giudizio, non comporta il rimborso delle spese processuali, in considerazione della legittimità dell'azione amministrativa e della sussistenza di giustificati motivi per denegare tale rimborso. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'esercizio di attività sanitaria senza il prescritto titolo autorizzativo legittima l'adozione di provvedimenti di sospensione e chiusura da parte dell'amministrazione competente, a tutela della salute pubblica, anche in assenza di un previo procedimento sanzionatorio, e che la rinuncia al ricorso non comporta necessariamente il rimborso delle spese processuali, ove sussistano giustificati motivi per denegarlo.