Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46657 del 14 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46657PEN

Massima

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Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche se realizzati nell'ambito di un'associazione per delinquere, costituiscono autonomi reati punibili ai sensi della legge, in quanto la fattispecie associativa non si esaurisce nel mero concorso di persone nei reati-fine, ma presuppone l'esistenza di una stabile organizzazione criminale, con ruoli e compiti definiti, finalizzata al compimento di una pluralità indeterminata di reati in materia di prostituzione. Pertanto, il soggetto che, pur non rivestendo un ruolo apicale nell'associazione, svolge un'attività di controllo e monitoraggio delle prostitute, di raccolta dei proventi e di difesa degli interessi del gruppo criminale, partecipando consapevolmente e volontariamente all'organizzazione, risponde sia del reato associativo che dei singoli reati di sfruttamento della prostituzione. La stabilità dei vincoli, la ripartizione dei ruoli, la reciproca assistenza tra i membri del sodalizio e la continuità nell'arrivo di nuove prostitute da avviare all'attività illecita, anche attraverso il "riscatto" da altri gruppi, costituiscono elementi sintomatici dell'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, a prescindere dalla sussistenza di un programma criminoso predeterminato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LU. Le. , n. in (OMESSO);

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito l'avv. CACCIAMO Filippo di Milano che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

La Corte osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Lu. Le. , nato in (OMESSO), impugnava, …

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