Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12200 del 19 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12200PEN

Massima

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Il rifiuto di ottemperare agli ordini legittimi di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, anche attraverso minacce e condotte volte a impedire o ostacolare l'attività di accertamento e contestazione di infrazioni, integra il reato di opposizione a pubblico ufficiale, non essendo sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera restituzione del documento necessario per redigere il verbale o la successiva scusa. La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non ricorre quando la condotta, per la sua gravità e modalità esecutive, denota un apprezzabile grado di offensività e di pericolosità sociale, senza che assuma rilievo la pronta resipiscenza dell'agente. Il pubblico ufficiale, nell'esercizio delle sue funzioni, deve essere posto nelle condizioni di poter svolgere serenamente e senza interferenze il proprio compito istituzionale di accertamento e contestazione delle violazioni, essendo il rifiuto di ottemperare ai suoi ordini legittimi e le condotte volte a impedirne o ostacolarne l'attività espressione di un atteggiamento di disprezzo e di sfida all'autorità pubblica, che lede il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e l'affidamento della collettività nell'operato dei suoi organi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO COSTANZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
In sostituzione dell'avvocato (OMISSIS) del foro di PATTI;
e' presente l'avv…

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