Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40558 del 6 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40558PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, risponde del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, punito ai sensi dell'art. 319-quater c.p. Tuttavia, qualora il reato sia già prescritto al momento del primo atto interruttivo della prescrizione, il giudice non può dichiarare la responsabilità dell'imputato per tale capo di imputazione, dovendo rideterminare la pena complessiva applicata in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti, detraendo l'aumento previsto per il reato prescritto. Inoltre, in tali procedimenti, l'ammissibilità della richiesta di applicazione della pena è subordinata alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato, che deve essere restituito all'amministrazione di appartenenza del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, in quanto persona danneggiata dal reato. Infine, il giudice può disporre la confisca del prezzo o del profitto del reato, nonché dei beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall'imputato e di cui non sia stata giustificata la provenienza lecita, ai sensi dell'art. 322-ter c.p. e dell'art. 12-sexies della L. n. 356 del 1992.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2016 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di PADOVA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Costanzo Angelo;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 996 del 20/12/2016 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Padova ha applicato pena ex articolo 444 c.p.p., a (OMISSIS) (sindaco del Comune di (OMISSIS)) e a (OMISSIS) (vicesindaco dell…

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