Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3505 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:3505SENT

Massima

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Il rilascio del nulla osta da parte dell'Ente Parco nell'ambito di un procedimento di concessione edilizia in sanatoria deve essere adeguatamente motivato in ordine all'effettiva compatibilità delle opere abusive con i valori paesaggistici e ambientali tutelati, senza poter imporre prescrizioni e limitazioni eccessive e sproporzionate rispetto all'interesse pubblico alla conservazione del bene, specie quando il manufatto abusivo è stato realizzato in epoca antecedente all'istituzione del Parco. L'Ente Parco, nel valutare la compatibilità delle opere abusive, deve operare un bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio e dell'ambiente e l'interesse privato alla conservazione del bene, motivando adeguatamente le proprie determinazioni e senza poter applicare automaticamente i medesimi criteri di tutela previsti per le nuove costruzioni. Il nulla osta rilasciato in sanatoria non può essere gravato da prescrizioni eccessive e sproporzionate, in assenza di una congrua motivazione che dia conto della dovuta comparazione tra gli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/12/2020

N. 03505/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05282/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5282 del 2004, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Catania, Corso delle Province, 12;

contro

Ente Parco dell'Etna, Comune di Bronte, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

1) del provvedimento prot. n. 256/04 del 19 maggio 2004 e, ove occorra, della relativa nota di trasmissione del medesimo prot. n. 4131/04 del 4 giugno 2004, ricevuti dal ricorrente all…

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