La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il rilascio di un provvedimento unico che autorizza la realizzazione di una media struttura di vendita (MSV) in un'area ricompresa in un piano di lottizzazione convenzionato è legittimo qualora: 1) Il piano di lottizzazione, pur essendo scaduto il termine decennale di validità, risulti comunque attuato nella maggior parte delle previsioni, con completamento delle opere di urbanizzazione primaria, in quanto la scadenza del termine non determina l'inefficacia del piano, ma solo la perdita dei vincoli espropriativi, consentendo all'amministrazione di ripianificare le parti inattuate. 2) La modifica, in corso di procedimento, della norma urbanistica comunale che vietava la realizzazione di MSV con superficie superiore a 250 mq nelle zone residenziali e di completamento, è legittima in quanto non costituisce una variante al piano urbanistico, ma una mera rivisitazione di una previsione solo adottata e non ancora definitivamente approvata. 3) L'autorizzazione paesaggistica, rilasciata in sede di procedimento unico, è legittima anche in assenza del preventivo coinvolgimento della Soprintendenza, in quanto il mancato coinvolgimento rende solo inopponibile all'autorità paesaggistica il contenuto del piano attuativo, senza determinare l'invalidità dello stesso. 4) La realizzazione dell'intervento edilizio-commerciale è conforme agli indici e parametri urbanistici previsti dal piano attuativo, anche in relazione alla titolarità dell'area e alla volumetria edificabile, non essendo necessari ulteriori atti di asservimento o vincolo, in quanto la conformazione dell'area è già definita dallo strumento urbanistico attuativo.