Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5203 del 7 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5203PEN

Massima

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La partecipazione attiva e volontaria a una rissa, anche se inizialmente motivata da intenti difensivi o di tutela dei propri familiari, esclude l'applicabilità delle cause di giustificazione della legittima difesa o dello stato di necessità, in quanto l'agente si è volontariamente posto in una situazione di pericolo dalla quale avrebbe potuto e dovuto astenersi, ad esempio rivolgendosi alle autorità. Pertanto, la condotta di chi, dopo essere stato coinvolto in una prima aggressione, si arma e ritorna sul luogo per affrontare i suoi aggressori, integra il reato di rissa aggravata, anche qualora nel corso dello scontro fisico abbia cagionato la morte di uno dei partecipanti. In tal caso, la prova del dolo dell'omicidio può desumersi dalle modalità della condotta, come il tipo di arma utilizzata, il numero e la direzione dei colpi inferti, nonché dalla forza e dalla penetrazione di quello mortale, senza che assumano rilievo determinante eventuali dichiarazioni dell'imputato successive al fatto o la posizione dei corpi al momento dell'azione violenta. Inoltre, l'attenuante della provocazione non è applicabile al reato di rissa, a meno che non risulti che l'azione offensiva di uno dei due gruppi contendenti sia stata preceduta e determinata da una pretesa tracotante e illecita ovvero da una gravissima offesa proveniente esclusivamente dall'altro gruppo. Infine, la concessione delle attenuanti generiche deve essere valutata tenendo conto del concreto disvalore della condotta, senza che assumano rilievo determinante la giovane età, la sostanziale incensuratezza o altri elementi favorevoli, ove siano emersi indici di una personalità incline alla commissione di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2018 della Corte di assise di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi gli Avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS) (anche in sost…

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