Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42506 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42506PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione può essere configurato sulla base di elementi che dimostrino la stabilità e la permanenza del vincolo associativo tra i componenti, anche se legati da vincoli di sangue, nonché l'esistenza di una idonea struttura organizzativa, desumibile dall'impiego di utenze telefoniche fittizie, autovetture noleggiate a nome di vittime di furto di documenti, disponibilità di sostanze finanziarie per l'acquisto di veicoli destinati alla commissione dei reati-scopo, e dalla disponibilità di una base logistica e di una rete di soggetti già pregiudicati per ricettazione. Il ruolo specifico di ciascun partecipe nell'ambito del sodalizio criminoso può essere individuato sulla base delle risultanze investigative, come il coordinamento delle attività delittuose, l'occuparsi del noleggio di autoveicoli, o lo smercio della refurtiva ai ricettatori. Ai fini della scelta della misura cautelare, il giudice può ritenere adeguata e proporzionata la custodia in carcere, in considerazione della gravità delle esigenze cautelari, dell'incapacità di autocontrollo degli indagati, desunta anche dai loro precedenti penali per reati della stessa indole, e dell'inidoneità degli arresti domiciliari, anche con l'impiego di strumenti elettronici di controllo a distanza, a contenere adeguatamente il pericolo di reiterazione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. TORNESI Daniela Rita - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE PAVICH;
lette/sentite le conclusioni del PG FERDINANDO LIGNOLA che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento dei ricorsi. E' present…

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