Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel valutare la compatibilità di progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici in un'area di notevole interesse paesaggistico tutelata dal Piano paesaggistico regionale, afferma che: 1. Gli interventi proposti, per la loro rilevante capacità produttiva e per l'estensione e l'ingombro delle opere, non possono essere considerati opere "puntuali" di modesto impatto, ma devono essere qualificati come impianti industriali per la produzione di energia elettrica, non compatibili con la destinazione d'uso del territorio prevista dal Piano paesaggistico. 2. Il frazionamento degli interventi in più progetti separati, ma allocati nella medesima area, non può essere considerato una legittima strategia per aggirare i vincoli paesaggistici, in quanto tali interventi, nel loro complesso, determinano un impatto visivo e ambientale incompatibile con la tutela del paesaggio. 3. La valutazione della compatibilità paesaggistica degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili deve essere effettuata nell'ambito della conferenza di servizi regionale, ove tutti gli interessi pubblici coinvolti, inclusi quelli paesaggistici, devono essere adeguatamente ponderati, senza che l'Autorità statale preposta alla tutela del paesaggio possa esprimere un parere vincolante al di fuori di tale sede procedimentale.