Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11672 del 27 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11672PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di particolare gravità, opera anche quando la misura cautelare sia disposta contestualmente o successivamente alla pronuncia della sentenza di condanna dell'imputato, in quanto tale pronuncia costituisce un fatto nuovo che legittima l'emissione di una nuova misura cautelare, non preclusa da un precedente giudicato cautelare. In tali casi, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere opera in modo automatico, senza che il giudice debba procedere ad una nuova valutazione della pericolosità sociale dell'imputato, salvo che quest'ultimo non riesca a vincere la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari fornendo elementi concreti e specifici idonei a dimostrare la sua estraneità all'ambiente criminale e l'assenza di pericolo di fuga. Diversa è la situazione in cui l'imputato sia stato precedentemente scarcerato per decorrenza dei termini, in quanto in tal caso la sussistenza del pericolo di fuga non può essere desunta automaticamente dalla mera gravità della pena inflitta, ma deve essere valutata in concreto, con riferimento a specifici elementi e circostanze attinenti alla persona dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4663/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di NAPOLI, del 29/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ENRICO DELEHAYE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 29 giugno 20…

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