Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6240 del 18 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6240PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando vi sia un rapporto di corrispondenza tra il fatto manifestatosi e la fattispecie normativa, senza che sia necessaria una valutazione dell'elemento soggettivo del reato o una ricostruzione dettagliata delle modalità della condotta. Il giudice, in sede di riesame, deve limitarsi ad un accertamento incidentale e provvisorio dell'esistenza di tale rapporto di simmetria, senza entrare nel merito della responsabilità dell'indagato. La motivazione del provvedimento di convalida del sequestro è congrua quando risultino adeguatamente esplicitate le esigenze di indagine e la tempestività dell'azione. Il ricorso per cassazione contro l'ordinanza di riesame è ammesso solo per violazione di legge, che comprende anche i vizi della motivazione, a condizione che questa sia radicalmente carente o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VI. Al. , nato il (OMESSO);

avverso l'Ordinanza del Tribunale della Liberta' di Venezia del 21.9.2010 che rigettava l'istanza di riesame avverso l'applicazione di decreto di convalida di sequestro probatorio del GIP di Venezia del 10.7.2010;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dr. Gian Giacomo Sandrelli;

sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Dr. Mazzotta Gabriele) che h…

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