Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19816 del 7 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19816PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio si configura anche quando il concorrente, pur non essendo l'esecutore materiale del delitto, abbia fornito un contributo determinante per la realizzazione dell'azione criminosa, come nel caso in cui abbia accompagnato l'autore materiale sul luogo del fatto e gli abbia messo a disposizione il mezzo per raggiungere la vittima e fuggire dopo il delitto. In tali ipotesi, il concorrente risponde a titolo di concorso ordinario ex art. 110 c.p. e non di concorso anomalo ex art. 116 c.p., in quanto l'adesione preventiva all'impresa criminosa, consistente nell'uso di armi da fuoco per cagionare l'evento lesivo, comporta il consenso all'utilizzo cruento e illimitato delle stesse, anche per fronteggiare eventuali evenienze peggiorative o garantirsi la fuga. Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, che non corrispondono agli "indizi" richiesti per il giudizio di merito ex art. 192 c.p.p., comma 2, ma a qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. L'eventuale insussistenza di circostanze aggravanti, come la premeditazione o l'art. 7 d.l. 152/1991, non incide sulla legittimità della misura cautelare, in assenza di elementi positivi che consentano di ritenere quanto meno attenuate le esigenze cautelari, essendo la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere per il delitto di omicidio una presunzione relativa, non assoluta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/09/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI BARONE;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona del sost. PIETRO GAETA, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore presente, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto accogliersi i motivi di gravame.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 29.9.2017 il Tribunale del riesame di Palermo conferm…

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