Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 49856 del 31 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49856PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare, richiede che gli elementi probatori a carico dell'indagato siano dotati di univoca significatività e di concreta capacità individualizzante, non potendo ritenersi sufficienti mere dichiarazioni generiche o condotte ambigue prive di riscontri oggettivi. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria deve essere effettuata in modo rigoroso, esaminando analiticamente ciascun elemento probatorio e verificandone la reale idoneità a dimostrare il coinvolgimento dell'indagato nei fatti contestati. Soltanto ove tale accertamento conduca all'integrazione del fumus delicti, potranno essere legittimamente valutate le esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura applicata. Il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e congruo, sia in relazione alla sussistenza dei gravi indizi, sia in ordine alla necessità e proporzionalità della cautela disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIANESINI Mauriz - Rel. Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/03/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Gianesini Maurizio;
sentite le conclusioni del PG Dott. Di Leo Giovanni che conclude per il rigetto.
e' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS), il quale chiede l'accoglimento del ricorso e deposita inoltre atti documentali a sostegno.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Difensore di (OMISSIS) ha pro…

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