Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21671 del 21 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21671PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, pur in presenza di uno stato emotivo e passionale accentuato, deve essere accertata sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, senza che sia necessaria una nuova perizia psichiatrica, qualora la motivazione della sentenza di merito risulti congrua e logica nel ritenere che l'imputato abbia agito con lucida coscienza e volontà, ancorché emotivamente orientata, senza versare in una situazione di incapacità totale o parziale di intendere e di volere. Il riconoscimento dell'attenuante della provocazione è escluso quando l'azione delittuosa risulti sproporzionata rispetto allo stato emotivo e passionale dell'agente, espressione piuttosto di sentimenti di odio e rancore, diversi dallo stato di ira. Parimenti, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della particolare efferatezza e brutalità della condotta, nonché del comportamento processuale non lineare dell'imputato, pur in presenza di elementi favorevoli come l'incensuratezza e la confessione. La determinazione della pena, nel rispetto dei parametri di cui all'art. 133 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, senza che sia necessaria l'applicazione delle circostanze attenuanti generiche, ove la pena risulti equamente commisurata. Infine, il riconoscimento del danno morale e della lesione dell'integrità del nucleo familiare a favore delle parti civili può ritenersi presuntivamente provato, in assenza di prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5/2011 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 31/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Uditi, altresi', nella pubblica udienza;

- il Pubblico Ministero, in persona del Dott. Iacoviello Francesco Mauro, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte Suprema di C…

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