Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25079 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25079PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica giornalistica, pur costituendo un fondamentale presidio della libertà di espressione in un ordinamento democratico, trova i suoi limiti nel rispetto della reputazione e della dignità della persona. Pertanto, affinché l'esercizio di tali diritti possa essere considerato legittimo e scriminante rispetto al reato di diffamazione, è necessario che il giornalista si attenga ai principi di verità, continenza espressiva e pertinenza dell'informazione rispetto a un interesse pubblico. In particolare, la valutazione della continenza espressiva non deve essere compiuta avendo riguardo alla sola impressione che può trarre un lettore frettoloso, ma deve considerare il contenuto complessivo dell'articolo e il contesto in cui esso è inserito, al fine di verificare se le espressioni utilizzate, pur potendo avere una connotazione negativa, siano comunque strettamente funzionali alla finalità di critica e non travalicanti in una gratuita e immotivata aggressione della reputazione altrui. Inoltre, il requisito della verità del narrato non implica una corrispondenza assoluta e pedissequa tra i fatti riportati e la realtà, essendo sufficiente che il giornalista abbia agito in buona fede, con diligenza e nel rispetto dei canoni del giornalismo responsabile, per fornire informazioni accurate e affidabili su questioni di interesse pubblico. In tale contesto, il bilanciamento tra la libertà di espressione e il diritto alla reputazione deve essere effettuato caso per caso, tenendo conto della rilevanza sociale dell'argomento trattato, della correttezza della forma espositiva e dell'assenza di intenti meramente denigratori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), parte civile nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), parte civile (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA;
avverso la sentenza del 07/06/2022 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSARIA GIORDANO;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. GARGIULO RAFFAELE, che ha chiesto di…

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