Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il termine per l'impugnazione di una sentenza di appello pronunciata in assenza dell'imputato, ai sensi dell'art. 420-bis c.p.p., decorre dalla scadenza del termine per il deposito della motivazione, senza che sia necessaria la notifica della sentenza all'imputato assente, in quanto in tale ipotesi non spetta all'imputato alcuna notifica e la mancata notifica non incide sulla decorrenza del termine per impugnare. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto oltre il termine di sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito della motivazione della sentenza di appello è inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione dell'art. 616 c.p.p.