Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8455 del 24 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8455PEN

Massima

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La presunzione relativa di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di cui all'art. 416-bis c.p., può essere superata solo con la prova contraria della cessazione dell'attività associativa o del recesso dell'indagato dal sodalizio mafioso, non essendo sufficiente il mero decorso di un considerevole lasso di tempo dalla commissione del fatto, salvo che tale elemento, unitamente ad altri dati concreti, non sia indicativo dell'attenuazione del pericolo di recidiva. Pertanto, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso, la custodia cautelare in carcere deve essere mantenuta, in applicazione della presunzione relativa di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., salvo che non siano acquisiti elementi dai quali risulti l'assenza di esigenze cautelari, come il recesso dell'indagato dall'associazione o l'esaurimento dell'attività criminale, non essendo sufficiente il mero decorso di un periodo di tempo, anche se considerevole, dalla commissione del fatto, a meno che tale elemento, unitamente ad altri dati concreti, non sia indicativo di un'attenuazione del pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/09/2022 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE Ercole;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SENATORE Vincenzo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. BORGESE Maria Angela, difensore del ricorrente, la quale ha concluso chiedendo l'annull…

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