Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46169 del 18 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46169PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (c.d. "Daspo") è legittimo e può essere applicato anche quando non siano stati puntualmente indicati tutti i luoghi interessati, purché risulti che l'imputato fosse a conoscenza dei luoghi in cui transitavano i tifosi della squadra avversaria e si sia dolosamente e preordinatamente recato in tali luoghi per provocare disordini. In tali casi, infatti, l'imputato non può invocare l'indeterminatezza del provvedimento, in quanto egli era consapevole dei luoghi in cui avrebbe dovuto astenersi dal recarsi. La motivazione del provvedimento di convalida del Daspo è adeguata quando, sulla base degli elementi probatori, risulti accertata la presenza dell'imputato nel luogo in cui si è verificata la rissa tra tifosi, nonostante l'alibi addotto, e la sua partecipazione attiva ai disordini, anche attraverso il lancio di oggetti contundenti. In tali ipotesi, il giudice non è tenuto a indicare puntualmente tutti i luoghi interessati dal divieto, essendo sufficiente che l'imputato fosse a conoscenza dei luoghi in cui transitavano i tifosi della squadra avversaria e vi si sia recato con l'intento di provocare disordini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13884/2009 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 10/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS) (sost. Proc.).

RITENUTO IN FATTO…

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