Cassazione penale Sez. I sentenza n. 803 del 10 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:803PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di cui all'art. 12 del D.Lgs. n. 286/1998, è un reato di pericolo o a consumazione anticipata, che si perfeziona con la semplice condotta diretta a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, a prescindere dall'effettivo ingresso. Pertanto, la competenza territoriale per tale reato è determinata dal luogo in cui si è perfezionata la condotta, ossia dove è stata presentata la domanda di emersione, anche in forma informatica, e non dal luogo di effettivo ingresso dello straniero. Ciò vale sia per il reato di favorito ingresso (art. 12, comma 3) che per quello di favorita permanenza (art. 12, comma 5), essendo il primo reato più grave e quindi prevalente ai fini della determinazione della competenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul conflitto di competenza sollevato da:

GUP TRIBUNALE AVEZZANO;

nei confronti di:

GUP TRIBUNALE L'AQUILA;

con l'ordinanza n. 1941/2012 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di AVEZZANO, del 19/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto dichiararsi la competenza del Gup del Tribunale di L'Aquila.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 29/5/12 il Gup del Tribu…

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