Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43790 del 29 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43790PEN

Massima

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La contestazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 è legittima anche per i delitti puniti con la pena dell'ergastolo, in quanto tale aggravante, pur non incidendo sulla determinazione della pena detentiva, esplica comunque effetti giuridici diversi dalla mera commisurazione della sanzione, quali l'instaurazione di un regime processuale differenziato e di meccanismi di esecuzione della pena e di assoggettamento alle regole del trattamento penitenziario in termini di più severa effettività. L'interpretazione giurisprudenziale che ha riconosciuto tale applicabilità dell'aggravante non può essere considerata una manipolazione retroattiva in senso peggiorativo della norma, in quanto si è limitata a chiarire il reale significato del riferimento ai "delitti punibili con pena diversa dall'ergastolo" contenuto nella disposizione, in modo conforme alla sua ratio di ampliare la sfera di applicazione degli effetti giuridici connessi all'aggravante. Pertanto, una volta che l'aggravante sia stata legittimamente contestata e ritenuta sussistente nel giudizio di cognizione, con sentenza definitiva, essa è legittimata ad esplicare tutti i propri effetti, anche in sede esecutiva, senza che il condannato possa rimettere in discussione tale statuizione in sede di esecuzione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 42/2014 CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 19/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 19.11.2014 la Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l&#x…

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