Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1552 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1552SENT

Massima

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Il titolo abilitativo edilizio (denuncia di inizio attività o permesso di costruire) decade di diritto qualora i lavori non vengano iniziati entro il termine di un anno dal rilascio, salvo che non sia stata richiesta una proroga prima della scadenza. Tuttavia, perché si possa ritenere effettivamente iniziati i lavori, è necessario che siano realizzate trasformazioni edilizie che superino la soglia delle mere attività preparatorie, dovendo essere di entità significativa e comprovare l'effettiva volontà di realizzare il manufatto, tenendo conto delle peculiarità dell'intervento progettato. Il mero avvio di attività preliminari, come parziali scavi e getti di fondazione, non integra il requisito dell'inizio dei lavori ai fini della conservazione del titolo abilitativo, il cui accertamento deve essere effettuato in concreto, con riferimento all'entità e alle dimensioni dell'intervento edilizio assentito. L'omessa valutazione delle osservazioni del privato nel procedimento di decadenza non determina l'illegittimità del provvedimento, essendo sufficiente una motivazione complessivamente logica e coerente che dia conto delle ragioni della decadenza, senza necessità di una puntuale confutazione di tutti i rilievi formulati. Inoltre, la mancata eccezione di decadenza del titolo abilitativo in precedenti atti o comunicazioni dell'amministrazione non impedisce l'adozione del provvedimento di decadenza, in quanto quest'ultimo opera di diritto e rappresenta un atto vincolato, non potendo ingenerare alcun affidamento meritevole di tutela nel privato che non ha rispettato il termine di inizio lavori.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2024

N. 01552/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01501/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1501 del 2018, proposto da
Carlo Sangalli, rappresentato e difeso dall'avvocato Bruno Bianchi, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Corso Italia, 8;
Carolina Spreafico, rappresentata e difesa dall'avvocato Bruno Bianchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Lecco, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Paolo Moroni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- del provvedimento prot. n. 39968/2018 del 27.04.2018 con…

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