La mancata comunicazione del preavviso di diniego di cui all'art. 146, comma 8, del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) comporta l'annullamento del provvedimento di rigetto dell'istanza di autorizzazione paesaggistica, anche qualora la Soprintendenza abbia denegato il parere favorevole per ragioni attinenti alla rappresentazione e descrizione della consistenza in fatto dell'intervento, anziché per la sussistenza di contrastanti ragioni paesaggistico-ambientali, in quanto l'Amministrazione avrebbe dovuto richiedere all'interessato le necessarie integrazioni documentali prima di adottare il provvedimento finale. Il principio di partecipazione procedimentale, sancito dalla norma citata, è volto a garantire il contraddittorio e la possibilità per il privato di integrare la documentazione, al fine di consentire all'Amministrazione di adottare una decisione ponderata e consapevole, nel rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 della Costituzione. Pertanto, la mancata comunicazione del preavviso di diniego determina l'illegittimità del provvedimento finale di rigetto, a prescindere dalla fondatezza o meno delle ragioni poste a suo fondamento.