Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8465 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:8465SENT

Massima

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Il decorso infruttuoso del termine finale previsto per l'ultimazione dei lavori oggetto di una concessione edilizia comporta la decadenza automatica del titolo autorizzatorio, a prescindere dalla sussistenza di impedimenti di natura fattuale o economica che abbiano determinato il ritardo nell'esecuzione delle opere. L'interessato che intenda evitare la decadenza del titolo è onerato di presentare tempestiva richiesta di proroga, la cui concessione è rimessa alla valutazione discrezionale della pubblica amministrazione, la quale deve verificare l'effettiva impossibilità incolpevole di completare i lavori entro il termine originariamente fissato. La mancata presentazione di tale istanza di proroga entro la scadenza del termine ultimo previsto per l'ultimazione dei lavori comporta la decadenza automatica del titolo edilizio, senza che l'amministrazione sia tenuta a emettere un provvedimento espresso di decadenza, essendo sufficiente che essa si limiti a prendere atto di tale effetto già prodottosi per legge. Pertanto, il mancato esercizio, da parte del titolare della concessione, del potere-dovere di richiedere una proroga prima della scadenza del termine finale, non può essere surrogato da mere allegazioni di impedimenti fattuali o economici, né può fondare un legittimo affidamento sulla perdurante efficacia del titolo autorizzatorio, atteso che la decadenza opera ope legis in assenza di una tempestiva istanza di proroga. L'amministrazione, nel dichiarare la decadenza, non è tenuta a compiere ulteriori accertamenti istruttori o a motivare in ordine a profili civilistici connessi all'obbligazione di realizzare l'opera, essendo sufficiente che essa si limiti a prendere atto dell'intervenuta scadenza del termine finale previsto per l'ultimazione dei lavori, senza che rilevi la mancata ultimazione per ragioni imputabili o meno al titolare della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2022

N. 08465/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02776/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2776 del 2009, proposto da
Soc Riva Blu S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Antonella Anselmo e Ilaria Conte, con domicilio eletto presso lo studio Antonella Anselmo in Roma, c.so Francia, 197;

contro

Comune di Valentano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Livio Lavitola e Riccardo Lavitola, con domicilio eletto presso lo studio Riccardo Lavitola in Roma, v.le Giulio Cesare, 71;
Regione Lazio, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

della determinazione n. 200 del 31 dic…

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