Il giudice di appello, nel riformare in senso di condanna una sentenza di assoluzione di primo grado, è tenuto a rispettare due regole fondamentali: 1) Motivazione rafforzata: il giudice deve fornire una motivazione particolarmente solida e persuasiva, spiegando in modo chiaro e dettagliato le ragioni per cui ritiene di dover ribaltare la decisione assolutoria del primo giudice, superando in modo esaustivo le argomentazioni poste a fondamento di tale pronuncia. 2) Rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale: qualora la condanna scaturisca da una diversa valutazione di prove dichiarative ritenute decisive ai fini del giudizio assolutorio di primo grado, il giudice di appello deve procedere alla rinnovazione dell'esame dei testimoni e delle altre fonti di prova dichiarativa, in ossequio ai principi di immediatezza, contraddittorio e giusto processo. Il mancato rispetto di tali regole, che costituiscono principi consolidati nell'ordinamento giuridico, determina l'annullamento della sentenza di appello con rinvio ad altro giudice, affinché proceda ad un nuovo esame del caso nel rispetto dei suddetti canoni.