Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 63 del 2005

ECLI:IT:TRGATN:2005:63SENT

Massima

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La rinuncia al ricorso, anche se non formalmente corretta, deve essere interpretata come sopravvenuta carenza di interesse alla coltivazione dello stesso, comportando la declaratoria di improcedibilità del ricorso. Il principio di economia processuale impone di compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse originario alla decisione della controversia. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, pur non pronunciandosi nel merito della controversia, costituisce comunque un provvedimento definitivo che esaurisce il giudizio, con conseguente obbligo per l'autorità amministrativa di dare esecuzione alla sentenza. Il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio potere di cognizione, è tenuto a valutare attentamente la volontà delle parti, anche quando essa non sia stata manifestata in modo formalmente corretto, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dell'interesse alla decisione della controversia, principio fondamentale che informa l'intero processo amministrativo. La compensazione delle spese di giudizio, in assenza di una pronuncia sul merito, rappresenta un equo bilanciamento degli interessi delle parti, in applicazione del canone di proporzionalità che deve guidare l'esercizio del potere giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOIL TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DEL TRENTINO-ALTO ADIGE - SEDE DI TRENTOha pronunciato la seguenteSENTENZAsul ricorso n. 315 del 2002 proposto dalla SOCIETÀ DUPLO COSTRUZIONI EDILI S.R.L., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Lorenzo de Guelmi ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Trento, Via Grazioli, n. 16;CONTRO- la PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;- l'AZIENDA SERVIZI MUNICIPALIZZATI SPA, in persona del Presidente del C.d.A. in carica, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. ((omissis)) in Trento, Via Brigata Acqui n. 4;per l'annullamento,della determinazione del Dirigente n. 298 dd. 6/6/2002 avente ad oggetto la determinazione ex art. 6 della L.P. 6/1993 in ordine alla domanda n. 5948 di data 14.6.2001 prese…

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