Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 656 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:656SENT

Massima

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Il mancato accoglimento della domanda risarcitoria nei confronti della Pubblica Amministrazione, nonostante l'annullamento dell'atto impugnato, richiede la verifica in concreto della sussistenza degli elementi costitutivi della fattispecie illecita, in particolare dell'elemento psicologico della colpa, che non può essere automaticamente desunto dalla sola illegittimità dell'azione amministrativa. Infatti, l'erronea valutazione della compatibilità paesaggistica degli interventi edilizi, pur risultata infondata, può essere giustificata dalla possibile incertezza interpretativa delle relative disposizioni normative, escludendo così la configurabilità di una condotta colposa. Analogamente, il ritardo nell'ottemperare alla sentenza di annullamento non determina di per sé la responsabilità risarcitoria, essendo necessario accertare l'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. In assenza di tali elementi, la domanda risarcitoria deve essere respinta, pur potendosi compensare le spese processuali in ragione della complessità della questione.

Sentenza completa

N. 01196/2011
REG.RIC.

N. 00656/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01196/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1196 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via ((omissis)) 16;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliati presso i suoi uffici in Lecce, via F. Rubichi 23;
Comune di Patù, non costituito in giudizio;

per l'ottemperanza (con contestuale azione risarcitoria)

della sentenza n. 587/11 resa …

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