Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa all'approvazione di un progetto di raddoppio di una linea ferroviaria, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La comunicazione di avvio del procedimento preordinato all'apposizione del vincolo espropriativo può essere effettuata mediante pubblico avviso, ai sensi dell'art. 11, comma 2, del D.P.R. n. 327/2001, quando il numero dei destinatari sia superiore a 50. In tal caso, il ricorrente è stato posto nelle condizioni di conoscere dell'esistenza del procedimento espropriativo e di presentare le proprie osservazioni, senza che vi sia stata lesione del suo diritto di partecipazione. 2. L'approvazione di un progetto di opera pubblica da parte del Comune, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti, ai sensi dell'art. 12, comma 3, della L.R. n. 3/2005, non comporta una modifica sostanziale del progetto, ma solo un adattamento tecnico al suo fisiologico tramutarsi in iniziativa operativa e concreta. Pertanto, il Comune può legittimamente approvare il progetto definitivo trasmesso dal proponente, senza che ciò integri una violazione delle norme che disciplinano l'obbligo di garantire la copertura finanziaria dell'indennità di esproprio. 3. Le scelte urbanistiche compiute dalle Amministrazioni Comunali in sede di approvazione di un progetto di opera pubblica costituiscono valutazioni di merito, che non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo che non siano affette da manifesta illogicità, irragionevolezza o immotivata compromissione di affidamenti consolidati. 4. Il decreto di occupazione d'urgenza è legittimo quando risultino sussistenti le condizioni di urgenza previste dall'art. 22-bis del D.P.R. n. 327/2001 e dall'art. 15, lett. b), della L.R. n. 3/2005, anche in relazione a esigenze di difesa del suolo e di regimazione delle acque pubbliche. La legittimità del provvedimento non è inficiata dalla inesatta o inesistente liquidazione della indennità provvisoria, potendo ogni contestazione al riguardo essere proposta in sede di opposizione. 5. La deliberazione comunale che approva un progetto esecutivo di un'opera pubblica, comportante la dichiarazione di pubblica utilità e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, non è illegittima per omessa comunicazione di avvio del procedimento, quando risulti che i terzi interessati siano stati posti nelle condizioni di partecipare all'iter istruttorio e di presentare le proprie osservazioni.