Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 904 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:904SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica attribuito alla Soprintendenza non comporta un riesame complessivo delle valutazioni tecnico-discrezionali compiute dall'ente locale, ma si estrinseca in un controllo di legittimità che può riguardare tutti i possibili profili di eccesso di potere, ivi compresi il difetto di istruttoria e il difetto di motivazione. L'autorizzazione paesaggistica deve essere corredata da un'analitica motivazione da cui si possa chiaramente evincere non solo che la valutazione di compatibilità dell'intervento con il vincolo paesaggistico è stata effettuata, ma anche come è stata effettuata. Un'autorizzazione priva di motivazione, o con una motivazione apodittica o soltanto apparente, può costituire il sintomo da cui l'autorità statale inferisce che il rilascio dell'autorizzazione si risolve in un'illegittima deroga rispetto al vincolo paesaggistico, giustificando pertanto il suo annullamento. La presenza di ulteriori edifici nell'area non vale ad escludere il negativo impatto del fabbricato abusivo sul contesto paesaggistico circostante, qualora le sue caratteristiche costruttive risultino incompatibili con il vincolo. La Soprintendenza, nell'esercizio della sua funzione di controllo, non è tenuta a richiedere chiarimenti all'amministrazione comunale, essendo sufficiente che il difetto di motivazione dell'autorizzazione paesaggistica costituisca il sintomo dal quale desumere che l'autorizzazione non è stata rilasciata all'esito di una compiuta ed esaustiva valutazione della compatibilità dell'intervento con il vincolo.

Sentenza completa

N. 00557/2009
REG.RIC.

N. 00904/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00557/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 557/2009, proposto da DI SIENO Francesco e FONTANELLA Immacolata, rappresentati e difesi, per mandato a margine del ricorso, dall’avvocato Francesco Cinque, con il quale sono elettivamente domiciliati in Napoli, piazza Bovio n. 14;

contro

- il Ministero per i beni e le attività culturali - Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Napoli e Provincia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli nei cui uffici è ope legis domiciliato in Napoli via A. Diaz n. 11;
- Comune di Sant’Antonio Abate, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito i…

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