Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30046 del 4 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30046PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73, commi 1 e 4, del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla destinazione della sostanza al consumo personale o allo spaccio, in quanto l'offensività della condotta consiste nella sua idoneità a produrre la sostanza stupefacente, a prescindere dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediato. Tuttavia, in sede di convalida dell'arresto, il giudice può ricondurre il fatto all'ipotesi di reato di cui all'art. 73, comma 5, del medesimo decreto, qualora ritenga che il modesto quantitativo di sostanza rinvenuta e la natura della stessa rendano il fatto astrattamente qualificabile come violazione meno grave, con la conseguenza che, trattandosi di arresto facoltativo, la misura deve essere giustificata dalla gravità del fatto o dalla pericolosità del soggetto, valutate sulla base degli elementi concreti emersi. Il giudice, in tale sede, non è tenuto ad accertare la responsabilità dell'indagato, né la sussistenza di esigenze cautelari, essendo il suo compito limitato a verificare la legittimità dell'operato della polizia giudiziaria sulla base di un controllo di ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pisa;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza di applicazione di pena del 06/05/2017 del Tribunale di Pisa;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Gianni Filippo Reynaud;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Marinelli Felicetta, che ha concluso chiedendo annullarsi senza rinvi…

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