Il mantenimento di strutture precarie e amovibili di facile rimozione, funzionali all'attività turistico-ricreativa su aree demaniali costiere, è consentito solo per il periodo stagionale, in quanto il loro mantenimento permanente è incompatibile con la tutela del paesaggio e dell'ambiente naturale, essendo necessaria una valutazione puntuale delle ragioni di preponderante tutela del territorio costiero, ai sensi degli artt. 142, 146 e 149 del d.lgs. n. 42/2004 e dell'art. 11, comma 4-quater, della legge regionale n. 17/2006, che prevede la rimozione delle strutture alla scadenza dell'atto concessorio, se non rinnovato, ovvero anche anticipatamente per sopravvenute esigenze di tutela ambientale. La permanenza di tali strutture oltre il periodo stagionale, pur avendo carattere di reversibilità, può compromettere la vegetazione e la naturalità del territorio vincolato, snaturandone i valori paesaggistici tutelati, e pertanto necessita di una specifica e puntuale motivazione da parte dell'amministrazione competente, che dimostri l'assenza di alternative e la prevalenza delle esigenze di tutela del paesaggio e dell'ambiente rispetto a quelle di carattere turistico-ricreativo.