Cassazione civile Sez. III sentenza n. 19177 del 11 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19177CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare le censure mosse avverso la sentenza di appello in materia di diffamazione a mezzo stampa, è tenuto a verificare il rispetto dei principi normativi che regolano la fattispecie astratta, nonché la logicità e congruità della motivazione resa dal giudice di merito, senza poter procedere ad un nuovo accertamento dei fatti e ad una diversa valutazione del merito della vicenda. Pertanto, l'accertamento in concreto dell'attitudine offensiva delle espressioni utilizzate, la valutazione dell'esistenza dell'esimente dell'esercizio del diritto di critica nel rispetto del requisito della continenza, nonché la ricostruzione storica dei fatti e la valutazione del contenuto degli scritti, costituiscono apprezzamenti di fatto riservati al giudice di merito e insindacabili in sede di legittimità, se sorretti da argomentata motivazione, esente da vizi logici ed errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATUCCI Alfonso - Presidente

Dott. SPIRITO Angelo - rel. Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. D'AMICO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 7779-2011 proposto da:

(OMISSIS) SRL (OMISSIS), in persona del Suo Consigliere Delegato pro-tempore Ing. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) (OMISSIS) e (OMISSIS) in proprio e in persona di legale rappresentante, elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (O…

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