Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 2192 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:2192SENB

Massima

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Il proprietario di un'area o di un fabbricato, nella cui sfera giuridica incide dannosamente il mancato esercizio dei poteri ripristinatori e repressivi relativi ad abusi edilizi da parte dell'organo preposto, può pretendere, se non vengono adottate le misure richieste, un provvedimento che ne spieghi esplicitamente le ragioni, con il risultato che il silenzio serbato sull'istanza integra gli estremi del silenzio-rifiuto, sindacabile in sede giurisdizionale quanto al mancato adempimento dell'obbligo di provvedere in modo espresso. Tuttavia, l'esercizio del potere di autotutela costituisce una manifestazione tipica della discrezionalità amministrativa, incoercibile dall'esterno attraverso l'istituto del silenzio-inadempimento ex art. 117 cod.proc.amm., con la conseguenza che l'Amministrazione non ha alcun dovere giuridico di agire in autotutela e non ha alcun obbligo di provvedere su istanze che ne sollecitino l'esercizio. Inoltre, la falsa rappresentazione della realtà contenuta nell'istanza di concessione in sanatoria determina unicamente l'illegittimità del provvedimento di condono o impedisce il formarsi del c.d. silenzio-assenso, senza che ciò comporti la nullità/inesistenza del condono edilizio. Infine, eventuali irregolarità edilizie riscontrate possono essere fatte valere dai terzi in sede civilistica, fermo restando che i titoli edilizi non pregiudicano i diritti dei terzi.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2019

N. 02192/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00802/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ai sensi dell’art. 60 cod.proc.amm.

sul ricorso numero di registro generale 802 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)) e dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via ((omissis)) n. 7, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), presso i quali è elettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla n. 6, negli Uffici dell’Avvocatura comunale;

nei confronti

Giadamar S.a.…

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