Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3582 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3582SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in totale difformità dal permesso di costruire, senza che sia necessaria la previa comunicazione dell'avvio del procedimento o l'indicazione dell'interesse pubblico al ripristino, essendo sufficiente l'accertamento tecnico dell'abusività delle opere. L'ordine di demolizione è atto dovuto e adeguatamente motivato con la mera constatazione dell'esecuzione dell'opera in totale difformità dai titoli edilizi rilasciati, senza che sia necessaria l'indicazione dell'area pertinenziale da acquisire, in quanto tale determinazione potrà avvenire solo successivamente, nell'ambito del procedimento sanzionatorio. Il Comune non è tenuto a verificare d'ufficio la possibilità di sanare l'abuso edilizio mediante l'accertamento di conformità di cui all'art. 36 del D.P.R. 380/2001, essendo tale verifica rimessa all'esclusiva iniziativa del privato interessato. Inoltre, la facoltà di irrogare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, prevista dall'art. 34 del D.P.R. 380/2001, è applicabile solo in caso di parziale difformità dal permesso di costruire, non di difformità totale, come nel caso di specie, in cui si configurano variazioni essenziali dell'opera tali da dar luogo a un organismo edilizio integralmente diverso da quello assentito.

Sentenza completa

N. 01457/2009
REG.RIC.

N. 03582/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01457/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1457 del 2009, proposto da:
Pasquale Sabatino, Mario De Matteis, rappresentati e difesi dall'avv. Paolo Golino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Francesco Caia in Napoli, via Chiatamone, 6;

contro

Comune di Macerata Campania, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Costantino Maglione, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Patrizia Ferro, in Napoli, via G. Gigante, 7;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 60 del 31 dicembre 2008;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del …

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