Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11617 del 7 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11617PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, essendo sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio con la "messa a disposizione". Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice può liberamente valutare le dichiarazioni compiute da persone che conversino tra loro, se captate nel corso di attività di intercettazione regolarmente autorizzata ed a loro insaputa, secondo gli ordinari criteri di apprezzamento della prova, anche quando presentino valenza accusatoria nei confronti di terzi che avrebbero concorso in reati commessi dagli stessi dichiaranti. Il reato di associazione per delinquere (generica o di stampo mafioso) concorre con il delitto di associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, anche quando la medesima associazione sia finalizzata alla commissione di reati concernenti il traffico degli stupefacenti e di reati diversi. Ai fini del superamento della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, la distanza temporale tra l'applicazione della misura ed i fatti contestati non rileva nel caso delle associazioni mafiose storiche, o comunque caratterizzate da particolare stabilità, in quanto tali realtà consolidate non possono ritenersi definitivamente superate sulla base della mera assenza di contatti recenti tra l'indagato e il vertice associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/10/2019 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILIPPINI STEFANO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MARINELLI FELICETTA che conclude per il rigetto.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 9.9.2019 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta applicava a (OMISSIS) la mis…

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