Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34796 del 7 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34796PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di prevenzione può essere disposta nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, anche quando gli elementi posti a fondamento della prognosi di pericolosità non siano stati espressamente enunciati nella proposta, purché siano stati acquisiti nel contraddittorio con l'interessato. In tale procedimento, il sindacato del giudice di legittimità è limitato alla sola violazione di legge, essendo precluso il riesame della motivazione del provvedimento, salvo i casi di inesistenza o mera apparenza della stessa. Pertanto, la sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le capacità reddituali lecite del proposto, così come l'origine non giustificata delle risorse impiegate per gli acquisti, possono essere legittimamente valutate dal giudice di merito ai fini della confisca, senza che tali accertamenti possano essere sindacati in sede di legittimità, se non per vizi di motivazione manifesti. Inoltre, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 159/2011, il proposto non può giustificare la legittima provenienza dei beni adducendo che il denaro utilizzato per acquistarli sia provento o reimpiego dell'evasione fiscale, neppure quando tale allegazione provenga dal terzo intestatario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Marti - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 21/09/2019 della Corte di appello di Brescia;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSATI Martino;
lette le richieste del Procuratore Generale, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), con distinti atti di entrambi i suoi difensori, impugna il decreto della Corte di appello di Brescia del 21 settembre 2019, che ha confermato quello con cui il Tribunale della stessa citta', l'11 luglio 2018, av…

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