Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Elena Oliviero e Clemente Antonio Oliviero contro il Comune di Avellino, ha affermato il seguente principio di diritto: La cessazione della materia del contendere e l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse si verificano quando l'operato successivo della Pubblica Amministrazione si rivela integralmente satisfattivo dell'interesse azionato dal ricorrente, determinando una nuova conformazione dell'assetto del rapporto tra l'amministrazione e l'amministrato. Ciò accade quando, a seguito dell'emanazione di nuovi provvedimenti amministrativi, l'interesse del ricorrente risulta pienamente soddisfatto, senza che residuino ulteriori profili di contestazione. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto viene meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale. Nel caso di specie, il Comune di Avellino ha rilasciato alla ricorrente un permesso di costruire in sanatoria e successivamente una variante allo stesso, sanando le difformità contestate nell'ordinanza impugnata. Pertanto, essendo stato integralmente soddisfatto l'interesse fatto valere in giudizio, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.