Consiglio di Stato sentenza n. 5035 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5035SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità dell'appello, in quanto la dichiarazione di non aver più interesse al ricorso comporta la cessazione della materia del contendere. Il principio di diritto affermato è che la perdita di interesse della parte ricorrente, sopravvenuta nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, in applicazione degli artt. 35, comma 1, lett. c), 38 e 85, comma 9, del codice del processo amministrativo. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando la prosecuzione di giudizi privi di utilità pratica per il ricorrente. La massima giuridica che ne deriva è pertanto la seguente: La dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, in applicazione degli artt. 35, comma 1, lett. c), 38 e 85, comma 9, c.p.a., in quanto la perdita di interesse della parte comporta la cessazione della materia del contendere e rende il giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando la prosecuzione di giudizi meramente formali e privi di rilevanza sostanziale per la parte che li ha promossi. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente costituisce pertanto un corollario del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, in quanto impedisce la prosecuzione di giudizi ormai privi di scopo e di utilità pratica per la parte che li ha introdotti. Tale principio si applica indipendentemente dalla natura del giudizio, essendo volto a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e la razionale gestione del contenzioso.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2024

N. 05035/2024REG.PROV.COLL.

N. 00764/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 764 del 2020, proposto da
Condominio di via G. Merliani n. 143, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Appennini 46, in persona del legale rappresentante pro tempore, nonché dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come d…

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