Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30489 del 22 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30489PEN

Massima

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Il reato di truffa ai danni di ente pubblico (art. 640 bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una condotta artificiosa e fraudolenta, consistente in una falsa attestazione di requisiti per ottenere un'esenzione dal pagamento di un ticket sanitario, a differenza del reato di indebita percezione di contributi pubblici (art. 316 ter c.p.) che presuppone l'indebita percezione di una pubblica sovvenzione o elargizione. Pertanto, l'esenzione dal pagamento di un ticket sanitario, ottenuta mediante false dichiarazioni, integra gli estremi del reato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, non essendo assimilabile al concetto di "contributo, finanziamento o mutuo agevolato" richiamato dalla fattispecie di cui all'art. 316 ter c.p. Il danno patrimoniale per l'ente pubblico, in tali casi, si identifica esclusivamente con il danno emergente sorto al momento dell'erogazione indebita, non essendo necessario l'effettivo accertamento da parte dell'ente erogatore dei presupposti per la concessione del beneficio, essendo sufficiente la mera dichiarazione del richiedente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)) del foro di Avellino nell'interesse di:

Ro.Eu. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, 1 sezione penale, in data 3 novembre 2006;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. MARTUSCIELLO Vittorio, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per…

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