Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40770 del 6 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40770PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., richiede l'unicità del disegno criminoso, ma non necessariamente la contiguità temporale tra i fatti delittuosi. Pertanto, il giudice di merito deve valutare complessivamente la sussistenza del medesimo programma criminoso, senza limitarsi a considerazioni meramente cronologiche. Tuttavia, tale valutazione non può essere rimessa in discussione attraverso il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p., il quale è ammissibile solo per errori materiali o percettivi, e non per contestare il giudizio di merito già compiuto dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IO. SA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/10/2006 PRIMA SEZ. CORTE CASSAZIONE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FRATICELLI Mario, di rigetto;

Udito il difensore Avv. CICCHETTI R., in sost. Avv. VIZZINI M..

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Per Io. Sa. si propone ricorso straordinario ex articolo 625 bis c.…

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