Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35103 del 9 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35103PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso può essere desunto non solo dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ma anche da plurimi e specifici elementi indiziari, quali i frequenti contatti con esponenti di spicco di cosche mafiose e i contenuti di conversazioni intercettate, che attestino la sua stabile adesione all'organizzazione criminale e la sua partecipazione attiva alle attività illecite della medesima, come l'imposizione di tangenti e l'infiltrazione negli appalti. Tali elementi, debitamente valutati nel loro complesso, possono integrare gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una descrizione puntuale del ruolo ricoperto all'interno dell'associazione da parte del collaboratore di giustizia. La valutazione complessiva degli elementi indiziari, senza limitarsi alle sole dichiarazioni del collaboratore, è necessaria per accertare la sussistenza del fumus commissi delicti e la conseguente legittimità dell'adozione della misura cautelare, in ossequio ai principi di proporzionalità e adeguatezza che devono informare l'applicazione delle misure restrittive della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RI. An. Gi. , n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 3-8 aprile 2009 del Tribunale di Palermo;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito per il ricorrente il difensore avv. Barone…

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