Cassazione penale Sez. V sentenza n. 741 del 14 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:741PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di furto in abitazione, può legittimamente fondarsi su un complesso di elementi indiziari, quali la presenza dell'imputato sul luogo del delitto, il suo comportamento ingiustificato, il rinvenimento di oggetti riconducibili all'imputato, anche in assenza di una prova diretta della consumazione del reato, purché il ragionamento probatorio sia logico e coerente. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, che può legittimamente negare in presenza di precedenti penali dell'imputato e della gravità della condotta, senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. Inoltre, il regime prescrizionale applicabile è quello vigente al momento della pronuncia della sentenza di primo grado, in applicazione del principio tempus regit actum.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 249/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 08/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 8 …

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