Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la determinazione dirigenziale di un Municipio di Roma Capitale relativa alla conversione di autorizzazioni "anomale" per il commercio su aree pubbliche in posteggi isolati fissi, afferma che tali titoli non possono ritenersi cristallizzati e non soggetti a variazioni. Ciò in quanto essi sono qualificati come "anomali" in quanto non rientranti nelle tipologie disciplinate dalla normativa di settore, e la posizione degli operatori non può considerarsi definitiva e immodificabile. Il Tribunale sottolinea inoltre che, in materia di concessioni di beni pubblici per attività commerciali, si impone l'indizione di gare pubbliche a tutela della concorrenza per il mercato, in applicazione della direttiva "Bolkestein" e dei principi comunitari, essendo tali concessioni caratterizzate dalla scarsità delle risorse disponibili. Pertanto, le autorizzazioni "anomale" possono essere oggetto di un procedimento di conversione e riassegnazione, nel rispetto dei principi di evidenza pubblica e non discriminazione.