Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la richiesta di ampliamento dell'occupazione di suolo pubblico (OSP) presentata dalla società Roof per la propria attività di somministrazione di alimenti e bevande, ha affermato il seguente principio di diritto: Nelle zone qualificate come viabilità principale ai sensi del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) di Roma Capitale, le occupazioni di suolo pubblico sono consentite esclusivamente sui marciapiedi e non sulla parte carrabile, in applicazione dell'art. 20, comma 3, del Codice della Strada, che prevede la possibilità di concedere l'OSP per chioschi, edicole o altre installazioni fino a un massimo della metà della larghezza del marciapiede, purché rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 metri. Tale limitazione, volta ad assicurare la sicurezza urbana nei centri abitati, si applica anche alle OSP commerciali correlate ad esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, come quella oggetto del presente giudizio. Pertanto, l'amministrazione comunale ha correttamente respinto la richiesta di ampliamento dell'OSP presentata dalla società Roof, in quanto l'area interessata rientra nella viabilità principale individuata dal PGTU, ove le occupazioni sono consentite solo sui marciapiedi e non sulla parte carrabile. Inoltre, ai fini della qualificazione di una strada come appartenente alla viabilità principale, rileva l'inclusione nell'allegato D al PGTU, a prescindere da ulteriori classificazioni contenute nel Regolamento Viario, atteso che l'elezione a viabilità principale operata dal PGTU, volta ad assicurare la sicurezza urbana, prevale sulle altre distinzioni. Pertanto, anche qualora l'area interessata dalla richiesta di OSP fosse qualificata come "strada di quartiere" nel Regolamento Viario, essa resterebbe comunque assoggettata al divieto di OSP sulla parte carrabile, in quanto ricompresa nella viabilità principale individuata dal PGTU.