Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44225 del 3 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44225PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili, immobili, complessi aziendali e quote societarie può essere disposto ai sensi dell'art. 321 c.p.p., comma 2, e dell'art. 416-bis, comma 7, c.p., quando sussistono gravi indizi di appartenenza dell'indagato a un'associazione di tipo mafioso e di impiego dei beni sequestrati nell'attività dell'associazione criminale o di reimpiego dei proventi illeciti. Il giudice deve accertare il fumus del delitto di cui all'art. 416-bis c.p., la riferibilità dei beni all'indagato e il loro carattere "mafioso", nonché il periculum in mora, rappresentato dal concreto e attuale rischio di alienazione, trasformazione o reimpiego dei beni, al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa e la dispersione del patrimonio illecitamente accumulato. Il sequestro finalizzato alla confisca ex art. 240-bis c.p. deve essere proporzionato rispetto al valore dei beni, valutato in relazione ai redditi leciti dichiarati e all'effettiva condizione patrimoniale dell'indagato e del suo nucleo familiare, senza che possa ritenersi sufficiente la mera sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati. Ove la condanna per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. sia divenuta definitiva, il ricorso avverso il provvedimento di sequestro preventivo diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la confisca dei beni è ormai disposta con titolo diverso e autonomo rispetto al sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. MASI Paola - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MONACO M. Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/12/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO; udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA MASI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, ((omissis))'Olio, che ha chiesto, con requisitoria scritta, l'annullamento con rinvio dell'ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 13 dicembre 2022 il Tribunale di Catanzaro, quale giudice del riesame, in sede di rinvio, ha confermato l'ordinanz…

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