Consiglio di Stato sentenza n. 3951 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:3951SENT

Massima

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Il diniego di concessione in sanatoria di opere edilizie abusive, motivato esclusivamente con riferimento all'asserita tardività della relativa domanda, è illegittimo ove risulti che la stessa sia stata presentata entro il termine di 90 giorni dalla notifica dell'ingiunzione di demolizione, come previsto dall'art. 13 della legge n. 47/1985. In tal caso, l'Amministrazione è tenuta a riesaminare la domanda di sanatoria nel merito, verificando la conformità delle opere agli strumenti urbanistici vigenti, senza poter far valere ulteriori ragioni di diniego non espressamente indicate nel provvedimento impugnato. L'eventuale carenza motivazionale del diniego di sanatoria inficia anche i successivi provvedimenti di ingiunzione di demolizione, atteso che questi ultimi risultano adottati in assenza di una valida pronuncia di rigetto della domanda di condono. Pertanto, l'Amministrazione, ove intenda comunque negare la sanatoria per ragioni diverse dalla tardività, dovrà riesaminare la questione e adottare un nuovo provvedimento adeguatamente motivato.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/06/2019

N. 03951/2019REG.PROV.COLL.

N. 07601/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7601 del 2010, proposto dai signori Marta Guerini e Enrico Lazzaroni, rappresentati e difesi dall’avvocato Fabio Negrini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Alessandro Rimato in Roma, viale delle Milizie, n. 9,

contro

il Comune di Sulzano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gabriele Pafundi e Giacomo Bonomi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gabriele Pafundi in Roma, viale Giulio Cesare, n. 14,

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lombardia, Sez. staccata di Brescia - Sez. I - n. 2167/2010, resa tra le parti, concerne…

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