Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6909 del 18 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6909PEN

Massima

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Il principio di proporzionalità della custodia cautelare, sancito dall'art. 275 comma 2 c.p.p., non può essere inteso in chiave meramente matematica, ma deve essere sempre raccordato alla valutazione della sussistenza e persistenza delle esigenze cautelari, senza che possa darsi luogo ad automatismi non previsti dalla legge. Il giudice, nel disporre la revoca o la sostituzione della misura cautelare, deve pertanto tenere conto non solo della durata della restrizione rispetto alla pena inflitta, ma anche della concreta pericolosità dell'imputato e della permanenza dei presupposti che hanno giustificato l'applicazione della misura, senza che il mero decorso di un determinato lasso temporale possa di per sé comportare l'automatica cessazione della custodia cautelare. La legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del Tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali è attribuita dalla legge in via esclusiva al pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura e a quello presso il tribunale che l'ha disposta, con esclusione del procuratore generale presso la corte d'appello, in quanto estraneo alla fase cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherit - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

BA. MO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/08/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARMO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino che ha chiesto in via principale alle sezioni unite in subordine inammissibile;

udito il difensore avv. ((omis…

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