Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48470 del 30 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:48470PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, quale la custodia in carcere, può essere legittimamente disposto dal giudice competente qualora risultino sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato contestato e concreti e attuali elementi che giustifichino il pericolo di reiterazione della condotta criminosa. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, deve procedere ad un'approfondita analisi degli elementi di prova acquisiti, senza limitarsi ad una mera adesione alle risultanze investigative, e deve altresì verificare l'attualità e la concretezza del pericolo di recidiva, avendo riguardo alle specifiche modalità e circostanze del fatto, alla personalità dell'indagato e al suo comportamento processuale. Ove l'indagato manifesti la volontà di rinunciare all'impugnazione del provvedimento cautelare, il giudice è tenuto a dichiararne l'inammissibilità, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/05/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. C. DI CASOLA intese alla dichiarazione di inammissibilita' del ricorso per rinuncia all'impugnazione.

OSSERVA

Sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di CU. GI. avverso l&…

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