Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 223 del 2014

ECLI:IT:TARCZ:2014:223SENT

Massima

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Il proprietario di un'area su cui è stato realizzato un manufatto abusivo, estraneo all'abuso e che non abbia concorso in alcun modo alla sua realizzazione, ha la legittimazione attiva per impugnare l'ordinanza di demolizione del manufatto, in quanto la rimozione dello stesso potrebbe arrecargli un danno. In tal caso, la sanzione dell'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'area di sedime, prevista per l'ipotesi di inottemperanza all'ordine di demolizione, non può operare nei confronti del proprietario estraneo all'abuso, essendo tale sanzione riferibile esclusivamente al responsabile dell'abuso. Il proprietario estraneo all'abuso, che si sia attivamente adoperato per l'eliminazione del manufatto abusivo, non può subire le conseguenze sanzionatorie previste per l'inottemperanza all'ordine di demolizione, dovendo essere tutelato il suo diritto di proprietà.

Sentenza completa

N. 00582/2010
REG.RIC.

N. 00223/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00582/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso R.G. n. 582 del 2010, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Catanzaro, via ((omissis)), n. 7;

contro

Comune di Ricadi, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti di

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'Ordinanza Comunale n. 3 del 01/03/2010, con cui si ingiunge a ((omissis)) la demolizione, nel termine di novanta giorni, dei manufatti da lui realizzati, senza preventiva autorizzazione, su area di propriet…

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