La realizzazione di una pedana amovibile di pertinenza di un esercizio commerciale, in area sottoposta a vincolo monumentale e paesaggistico, non necessita di preventiva autorizzazione culturale ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. n. 42/2004 né di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del medesimo decreto, in quanto rientrante tra gli interventi esclusi dall'obbligo autorizzativo ai sensi dell'Allegato A, punto A.17, del d.P.R. n. 31/2017, trattandosi di installazione esterna posta a corredo di attività economica, costituita da elementi facilmente amovibili e priva di parti in muratura o strutture stabilmente ancorate al suolo. Inoltre, la posa in opera di tali strutture amovibili non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli artt. 21, 106, comma 2-bis, e 146 del d.lgs. n. 42/2004, ai sensi dell'art. 10, comma 5, del d.l. n. 76/2020, convertito con modificazioni dalla l. n. 120/2020, in quanto misura volta a consentire il distanziamento sociale e l'incremento dell'utilizzo di suolo pubblico all'aperto per lo svolgimento di attività di bar, ristorazione e simili nel periodo emergenziale. Il diniego opposto dall'amministrazione comunale, fondato sul parere negativo della Soprintendenza, risulta pertanto illegittimo per violazione di legge.